Giornata molto intensa di raduno per arbitri e assistenti di Serie A, evento di inizio campionato che si concluderà nella tarda mattinata di domani. Nella sala conferenze “Stefano Farina” di Sportilia, sono stati trattati i casi di DOGSO, la punibilità tecnica e disciplinare dei falli che negano l’evidente opportunità di segnare una rete. Altro importante momento di perfezionamento sono state le prove di VAR eseguite in mattinata e nel tardo pomeriggio.
Al raduno sono giunti anche gli assistenti di Serie B, che si sono uniti ai loro colleghi arbitri, presenti già da ieri, il cui raduno si aprirà ufficialmente nella giornata di domani. Ma per alcuni approfondimenti della Regola 12 si è preferito organizzare due giorni di raduno congiunto con la CAN A, ricordando che i direttori di gara della CAN B svolgono anche le funzioni di VAR e AVAR nella massima serie.
In mattinata allenamento per tutti, poi lavoro al simulatore VAR, installato nella cabina dello stadio principale di Sportilia. Sono stati difatti riviste clip delle partite dello scorso campionato su situazioni da protocollo per la Video Assistant Referee.
Altra seduta atletica e altra esercitazione con il VAR si sono svolte nel tardo pomeriggio. Ai casi di DOGSO sono stati invece dedicati in aula la tarda mattinata e il primo pomeriggio, a seguito delle risultanze del gruppo di lavoro che aveva trattato questo importante argomento della Regola 12. I relatori, l’arbitro e l’assistente responsabili del raggruppamento, hanno lanciato gli input di apertura al confronto, moderato dal Responsabile della CAN A, Nicola Rizzoli, e dai Componenti Gabriele Gava e Andrea Stefani.
Quindi la lunga analisi dei video, episodi di gare di Serie A, richiamanti le più svariate situazioni, con il commento sulle decisioni tecniche e disciplinari opportune, eventualmente con la collaborazione degli assistenti ufficiali e con il supporto del VAR.
Importanti le precisazioni di Rizzoli, Gava e Stefani sull’utilizzo dello strumento, che hanno invitato i presenti, quando impegnati in tale ruolo, a ben discernere l’interpretazione della situazione nella dinamica del gioco da parte dell’arbitro, solitamente da supportare dalla cabina dei monitor, da una situazione oggettiva di errore, il “chiaro errore”, per cui l’arbitro può ricorrere alla revisione in campo.
A seguire Nicola Rizzoli, sempre per quanto concerne la Video Assistant Referee, ha spulciato alcune statistiche molto confortanti della passata annata sportiva, tra cui l’aumento del tempo effettivo di gioco nonostante le pause per le revisioni e il confronto via auricolare. A riguardo il Responsabile della CAN A ha detto che “il timeing è migliorato, soprattutto nella seconda parte della scorsa Stagione. Ripartiamo proprio da qui, con l’obiettivo di rendere più uniforme la soglia di intervento”.
La riunione tecnica si è conclusa con gli interventi degli arbitri e assistenti reduci dal Mondiale di Russia, a cui si è aggiunto anche Angelo Pizzi, responsabile del modulo biomedico del Settore Tecnico e medico sociale degli arbitri, assistenti e VAR che avevano preso parte al Campionato del mondo. Tutti hanno raccontato l’avventura dal proprio punto di vista, qualche aneddoto, le emozioni vissute, con tanto di feedback delle loro gare, usati per il perfezionamento tecnico dei presenti in aula, arbitri e assistenti di Serie A e B.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)