Pairetto: "L'arbitraggio richiede impegno, costanza e passione"

Sezione di Treviglio

Pairetto: Nei giorni scorsi la Sezione di Treviglio ha accolto un graditissimo ospite, Luca Pairetto, arbitro effettivo della CAN A di Nichelino, che ha avuto il compito di svolgere la lezione tecnica. Davanti ad una sala gremita, dopo le consuete presentazioni di rito, il 34enne fischietto piemontese ha voluto subito chiarire come il suo intento fosse quello di trasmettere a tutti gli associati trevigliesi, un “pizzico” della sua esperienza arbitrale, cominciata sui campi della provincia piemontese nel lontano 1999. La lezione non è stata incentrata sulla visione e sul commento di alcuni episodi, ma su determinati aspetti fondamentali nella carriera di un arbitro.
Innanzitutto il percorso formativo di un arbitro richiede impegno, costanza e passione, necessari per svolgere nel migliore dei modi il proprio ruolo. “Bisogna avere pazienza”, non importa quanto tempo ci si impieghi per salire di categoria, l’importante è essere consapevole dei propri mezzi così come dei propri limiti: riflettere sugli errori che si sono commessi sui campi di giuoco serve per crescere e maturare.
La motivazione è una caratteristica fondamentale per un ufficiale di gara, bisogna arbitrare avendo la giusta “tensione” per il match che si andrà a svolgere: essa non deve sfociare nella paura e nell’ansia, poiché la serenità sta alla base della buona riuscita della performance arbitrale. Inoltre Luca ha ricordato che non si deve avere paura del giudizio dell’osservatore, perché la sua esperienza non sarà mai comparabile alla propria e la sua valutazione acritica dell'operato deve servire da stimolo per migliorarsi partita dopo partita.
Da un arbitro ci si aspetta sempre molto ed è per questo che si deve dare sempre tutto quello che si ha sul terreno di giuoco; questo sforzo aiuterà a diminuire sempre di più la percentuale di errori. Pairetto ha citato non a caso, una frase significativa del compianto Stefano Farina: “Bisogna essere come dei chirurghi, fare bene non una sola volta ma continuamente”.
L’approccio alla categoria è altresì essenziale: è da come ci si prepara ad una gara (di qualunque categoria essa sia), che si riconoscono i “loosers” (perdenti) e i “winners” (i vincenti).
La professionalità è necessaria per un buon arbitro, poiché è quello che i ventidue giocatori in campo e il pubblico sugli spalti si aspettano; ne va della credibilità, non solo come singolo ma come categoria arbitrale alla quale si appartiene. In questo contesto l’allenamento è decisivo: vedere un fallo a sessanta metri è diverso dal vederlo a dieci metri di distanza. Per far capire quanto la preparazione atletica sia fondamentale, il fischietto piemontese ha mostrato una slide contenente un articolo della Gazzetta dello Sport in cui l’ex campione NBA Ray Allen descriveva la sensazione di soddisfazione che ogni volta provava appena concluso un buon allenamento; il sacrificio alla fine paga sempre.
La crescita tecnica passa dalla comprensione della gara e dalla serenità con la quale bisogna arbitrare: sui campi di giuoco bisogna lasciarsi alle spalle tutti i problemi quotidiani, poiché potrebbero condizionare la prestazione. In un altro video che Luca ha mostrato, Michael Jordan, durante la sua nomina alla Hall of fame del basket mondiale, pronunciò una frase piuttosto indicativa: “I limiti come le paure sono solo delle illusioni”. Quella dell'arbitro in fondo è solamente una partita di calcio, non bisogna temerla o averne paura: l’arbitraggio per deve essere prima di tutto un divertimento.
Il graditissimo ospite ha chiuso la lezione con un altro filmato: dopo una sconfitta della sua squadra in cui probabilmente aveva subito una decisione arbitrale erronea, l’ex tecnico del Marsiglia Marcelo Bielsa, nello spogliatoio fece un discorso dal tono “epico”, il cui messaggio finale invitava i suoi giocatori ad accettare l’ingiustizia, perché con quello stesso sacrificio, impegno e passione mostrato durante quella partita, alla fine tutto si sarebbe equilibrato.
Terminata l’interessantissima lezione tecnica il vice-presidente Paolo Suardi ha consegnato un piccolo presente all'ospite e lo ha ringraziato per la sua brillante e formativa lezione.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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