CRA Campania
Dopo l’incontro di metà campionato del 23 gennaio a Baronissi, dove erano stati convocati arbitri e assistenti di Eccellenza e Promozione, sono stati chiamati a raduno dal Comitato Regionale della Campania anche gli 88 giovani fischietti della Prima Categoria. Lo stage si è svolto il 20 febbraio a Nola ed è iniziato allo stadio di Casamarciano, dove i convocati hanno sostenuto le prove atletiche, con l’organizzazione e la supervisione del Referente Atletico regionale Oreste Rocchetti. Rincuoranti i risultati, che hanno testimoniato come questi ragazzi abbiano acquisito la giusta mentalità negli allenamenti.
Il raduno è quindi entrato nel vivo con lezioni pratiche sul campo, in particolare sullo spostamento da adottare in base alle dinamiche, per ultimare con il posizionamento nelle riprese di gioco.
Una volta in aula si sono svolti i colloqui individuali, dopodiché il Componente del Settore Tecnico Mauro Russo ha somministrato ai presenti i quiz tecnici.
Spazio poi ad una ricca match analysis, moderata dal Componente regionale responsabile della Prima Categoria, Vincenzo Ripa. Le slide sono state incentrate sulla preparazione alla gara, quindi sul rapporto con i dirigenti, sui preliminari pre gara, ecc., fino ad arrivare alla stesura del referto. Si è proseguito con filmati richiamanti il regolamento, dal DOGSO ai falli di mano, dal fuorigioco alla punibilità disciplinare dei falli.
Trattato a seguire l’aspetto comportamentale, su cui si è soffermato maggiormente il Componente Vittorio De Simone, altro responsabile della Prima Categoria, che è intervenuto anche sui criteri di valutazione della prestazione arbitrale.
Sempre per il CRA è intervenuto infine il Vicepresidente Ciro Pegno, che ha intrattenuto i presenti sulla concentrazione e sullo stato emotivo di un direttore di gara, il quale deve prestare cura alle quattro “aree del sistema arbitro”, ovvero: “tecnica – fisica/tattica – mentale ed emotiva”.
Questo il commento sul raduno di Vincenzo Ripa, ex fischietto di Serie B: «Agli arbitri di questa categoria vanno affinate le qualità maturate all’Organo Tecnico Sezionale. E’ importante, a fini didattici, che nella match analysis degli incontri tecnici si utilizzino filmati di partite dirette dagli stessi giovani direttori di gara, come abbiamo fatto a questo stage di metà campionato di Nola. Proiettando le azioni di gioco dove l’arbitro ha commesso l’errore – ha concluso Ripa – si dà la possibilità a questo di fare un’autoanalisi molto costruttiva e insieme ai suoi colleghi e ai relatori si individuano poi le cause che hanno generato l’errore stesso».
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)