Raduno CAN A, giornata di prove atletiche e test tecnici

Raduno CAN A, giornata di prove atletiche e test tecniciGiornata di test per arbitri e assistenti di Serie A, a Sportilia fino all’1 agosto per il raduno di inizio stagione. In mattinata, sui due campi della struttura ospitante, i convocati hanno sostenuto i test atletici, che hanno soddisfatto in pieno il neo Responsabile della CAN A, Nicola Rizzoli, e i due Componenti Gabriele Gava e Andrea Stefani.
I direttori di gara sono stati sottoposti allo Yo-yo Intermittent Recovery Test e alla prova di velocità dei 40 metri. I collaboratori di fascia all’Agility Test e al 5 x 30 metri. Le prove saranno ultimate nella giornata di domani. Mattinata intensa di lavoro, quindi, per lo staff del metodologo dell’AIA Carlo Castagna, composto da Vincenzo Gualtieri e Andrea Zoppi, del Modulo Preparazione Atletica del Settore Tecnico; da Venerando Tonon, associato AIA; dai preparatori atletici Alessandro Renai, Giuseppe Chieppa, Giuliano Compagnucci, Duccio Angelini e Matteo Forlini.
Una volta in aula i convocati hanno altresì sostenuto i test tecnici sul Regolamento, somministrati dal Responsabile del Modulo Perfezionamento Tecnico, Enzo Meli, presente a Sportilia insieme al Responsabile del Settore Tecnico Alfredo Tentalange e ai vice Luca Gaggero, Duccio Baglioni e Francesco Milardi.
E’ seguita una riunione tecnica sui falli con i gomiti alti e sulle trattenute. Partendo dai primi, Rizzoli, in merito alla punibilità disciplinare, ha posto l’accento sulle intenzioni di chi lo commette, che può essere mirato a recare un danno fisico all’avversario o semplicemente a conquistare uno spazio per giocare meglio il pallone. Focus sul provvedimento disciplinare anche per le trattenute, per cui sono state proiettate alcune slide esemplificative di azioni importanti di giuoco interrotte commettendo questo tipo di fallo.
Altro punto importante trattato è stato il ruolo del quarto ufficiale - che tornerà ad essere un arbitro - nell’individuazione di falli e scorrettezze che potrebbero essere commessi fuori dal campo visivo del direttore di gara e dei due assistenti arbitrali.
Questa la chiosa finale di Nicola Rizzoli: «Lavoriamo per avere una stessa logica interpretativa, che migliora l’uniformità».
Dopo pranzo è stata la volta degli innovativi video test, le cui risultanze saranno discusse e poi relazionate dai gruppi di lavoro in cui sono stati suddivisi i convocati.
In serata per tutti un allenamento defaticante ed esercizi di simulazione con la VAR.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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