Sezione di Bari
Lo scorso 24 aprile la Sezione di Bari ha avuto l'onore di ospitare l'arbitro internazionale Paolo Valeri, della Sezione "Riccardo Lattanzi" di Roma 2.
«Per noi è motivo di grande soddisfazione e di orgoglio ricevere una così prestigiosa visita presso la nostra Sezione. - le parole del Presidente Nicola Favia - Ci siamo "inseguiti" parecchio negli ultimi mesi perché tra le varie gare nazionali e internazionali diventava sempre più difficile averlo ospite qui con noi, ma alla fine ce l'abbiamo fatta e per noi questa è una serata speciale».
Arbitro dal 1994 dall'età di poco più di 15 anni, ha esordito in Serie A nel 2007 in Udinese-Empoli, arbitrando oltre 150 gare, tra cui diversi match clou come Juventus-Inter e i derby di Milano, di Genova e della Sicilia. Il 3 agosto 2010 ha ricevuto il Premio Sportilia come miglior arbitro giovane della C.A.N. A e a partire dal 1º gennaio 2011 è diventato Arbitro internazionale a disposizione della FIFA. Il 23 gennaio 2012 ha ricevuto in Campidoglio, presso la sala della Protomoteca, dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno il premio "Atleta dell'anno 2011". Il 22 dicembre 2014 ha diretto la Finale di Supercoppa Italiana, disputatasi nell'occasione tra Juventus e Napoli a Doha in Qatar presso lo stadio Jassim Bin Hamad.
Dopo i saluti del Comitato Regionale Puglia, rappresentato dal Presidente Giacomo Sassanelli, da Giovanni Lasorsa e da Flaviano Lanciano, Paolo Valeri ha voluto spiegare ai numerosi associati baresi intervenuti alla Riunione le caratteristiche che deve avere un arbitro per puntare ad arrivare al vertice.
La prima, la professionalità: «Vedo tantissimi giovani qui a Bari, sappiate che dovete essere rigorosi se vorrete fare carriera, sia nella frequenza della vostra Sezione, sia negli allenamenti, sia nell'alimentazione, ma soprattutto nello studio del Regolamento. - le parole dell'Arbitro internazionale - Ricordatevi di essere sempre autorevoli in campo, di rispettare e di pretendere sempre il massimo rispetto da calciatori e dirigenti, prima con i richiami verbali, dopo con gli opportuni provvedimenti disciplinari».
Per raggiungere grandi livelli, poi, bisogna imparare a gestire e quindi superare gli errori, che sono inevitabili: «L'Arbitro bravo non è colui che non sbaglia mai, ma colui che sbaglia poco, e in questo conta tanto l'esperienza: l'Arbitro esperto è infatti colui che ha fatto tantissime gare, ha commesso tantissimi errori e dagli errori ha imparato a non sbagliare più in determinate situazioni. - ha continuato l'Arbitro della Sezione di Roma 2 - Ho imparato ad arbitrare da solo nelle categorie inferiori, poi dalla Promozione siamo diventati in tre, poi in quattro con il quarto uomo fino ad arrivare in sei con gli addizionali, diventando una vera e propria squadra, che deve collaborare e si deve aiutare nello sbagliare il meno possibile».
Necessario, secondo Valeri, che si impari sin da subito a non dare peso alle critiche, agli insulti, sul terreno di gioco: «Imparate anche ad essere "impermeabili" alle critiche, agli insulti, alle proteste e cercate di lavorare per prepararvi ad affrontare ogni tipo di errore o di situazione difficile da decifrare. L'uso della tecnologia nel calcio moderno ci sta aiutando nello sbagliare meno, ma la cosa importante per ogni arbitro è quella di essere sempre tempestivo e rapido nel prendere qualsiasi tipo di decisione: un arbitro che mostra sicurezza nella decisione presa non sarà quasi mai contestato, mentre attendere troppo porterà sempre proteste, anche se la decisione presa alla fine è quella giusta. - conclude Paolo Valeri - Siate orgogliosi di appartenere a questa bellissima famiglia dell'Associazione Italiana Arbitri, perché i nostri valori professionali sono tra i più invidiati e vi assicuro che l'AIA è orgogliosa di essere rappresentata da tutti noi».
A fine incontro, il Presidente Nicola Favia ha voluto omaggiare l'illustre ospite con il tributo d'affetto degli arbitri baresi e infine è stata consegnata una targa a Giancarlo Maddalena, miglior Osservatore Arbitrale OTS nella stagione 2015/16.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)