Nicola Rizzoli in campo per il “Dopo di Noi”. Un futuro ai giovani con disabilità

Nicola Rizzoli in campo per il “Dopo di Noi”. Un futuro ai giovani con disabilitàNicola Rizzoli è il testimonial della campagna di sensibilizzazione, promossa dalla Fondazione Dopo di Noi Bologna onlus, che offre informazione e sostegno ai genitori di persone con disabilità. In questa 34° giornata del Campionato in tutti gli stadi di Serie A, prima dell'inizio delle partite, sarà proiettato sui maxischermi uno spot (vedi sotto) realizzato per l'occasione. Inoltre all'ingresso delle squadre sul terreno di giuoco sarà esposto uno striscione con lo slogan: “Il futuro è oggi!”.
“Per un ragazzo con disabilità raggiungere l’autonomia è una grande vittoria. Ma solo allenandosi fin da oggi potrà cambiare il suo futuro” ha detto Nicola Rizzoli.
Nel video diretto da Antonio Saracino (VEDI SOTTO), Nicola Rizzoli, 45enne bolognese, da 6 anni tra i migliori fischietti in Italia e al mondo (ha arbitrato tra l’altro la finale dei Mondiali del 2014 tra Germania e Argentina) appare a fianco dei giovani con disabilità intellettiva, accompagnati nel loro percorso verso l’autonomia. Le riprese sono state effettuate proprio all’interno di uno degli appartamenti della Fondazione dove i ragazzi imparano a vivere da soli. Rizzoli, con la divisa ufficiale dell’Associazione Italiana Arbitri, segue le fasi della preparazione di un pranzo, quasi che fosse una concitata azione calcistica.
Il soffritto per il sugo e la pentola con l’acqua che bolle, la foglia di basilico sopra al piatto di spaghetti, lo scatto dalla cucina al soggiorno, dove intanto un altro dei ragazzi con disabilità ha apparecchiato con precisione la tavola, sono così raccontati come una partita di calcio. Ad accompagnare i movimenti, la cronaca di Riccardo Cucchi, storico giornalista Rai di “Tutto il calcio minuto per minuto” appena andato in pensione, che ha “donato” la sua voce e il suo inconfondibile “Rete, rete!”.
“Fare rete, per i ragazzi con disabilità, è compiere ogni giorno un passo avanti verso l’indipendenza, imparando a curare sé stessi e la casa” ha detto Luca Marchi, direttore della Fondazione Dopo di Noi Bologna. “Fino a oggi abbiamo sostenuto 450 famiglie e coinvolto nei nostri progetti di sperimentazione abitativa oltre 150 giovani – ha aggiunto – avere a disposizione nuove risorse ci permetterà di potenziare i nostri servizi ed estenderli a un numero maggiore di famiglie”.
Lo spot, che sarà trasmesso anche da alcune tv locali, sarà accompagnato da una campagna sui social network, per invitare a devolvere il 5 per mille alla Fondazione Dopo di noi Bologna (codice fiscale: 91224340371). Saranno realizzati altri sketch video, che vedranno Nicola Rizzoli e i giovani con disabilità impegnati in altre situazioni della vita quotidiana: fare la spesa, muoversi per la città, avere relazioni con amici e familiari.
“Ho conosciuto i ragazzi della Fondazione Dopo di Noi Bologna più di 3 anni fa, quando sono stato invitato nell’appartamento dove imparano a diventare adulti, con l’aiuto e il sostegno degli educatori – ha commentato Rizzoli - La sfida che loro e le loro famiglie devono sostenere è simile alla preparazione di un atleta: allenarsi più volte la settimana, imparare le regole, provare con pazienza gli schemi di gioco, impegnarsi senza darsi per vinti. Imparare a cadere, ma soprattutto imparare a rialzarsi”.



Lo spot per campagna di sensibilizzazione e le clip video che seguiranno sono state realizzate dall’agenzia Agenda di Bologna, per la regia di Antonio Saracino, con la collaborazione del giornalista Emilio Marrese di Repubblica e di Riccardo Cucchi, giornalista Rai. L’iniziativa negli stadi ha il patrocinio di Associazione italiana arbitri, Lega Calcio Serie A Tim e Comune di Bologna, con il contributo di Cattolica Assicurazioni e il supporto di Eurovita Assicurazioni, sponsor ufficiale dell'AIA. Un ringraziamento della Fondazione Dopo di Noi va anche a Radio Città del Capo per la disponibilità per le registrazioni audio e allo storico giornalista del Resto del Carlino Giuseppe Tassi, che da sempre è amico e sostenitore della Fondazione.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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