Maurizio Ciampi nella Hall Of Fame di Roma 1

Sezione di Roma1

Maurizio Ciampi nella Hall Of Fame di Roma 120 gare in Serie A e 166 in Serie B, oltre a numerosi match in Coppa Italia, playoff e gare da addizionale. Questi i numeri più importanti che hanno caratterizzato la carriera arbitrale di Maurizio Ciampi, attuale componente della Commissione CAN D. Proprio per questo la sezione di Roma 1, di cui Ciampi fa parte dal 1989, ha dedicato al suo importante associato una serata speciale, caratterizzata dal suo ingresso nella “Hall Of Fame” sezionale.
Da alcuni anni la sezione “Generoso Dattilo”, su iniziativa degli associati Nunzio Grasso e Alessandro Paone, celebra gli arbitri e gli assistenti che hanno scritto la storia della Sezione sui campi di Serie A e internazionali. Questo avviene con una cerimonia che prevede la firma di una fotografia, che viene poi appesa in una parete apposita all’interno della sezione. Tanti i volti che si possono ammirare sulla Hall of Fame di Roma 1, come Vittorio Benedetti, Massimo Cumbo, Francesco Massini, Luca Palanca, Gianfranco Menegali, Paolo Fabricatore, Franco Granato, Marco Alessandroni e Stefano Villa Santa. “Ora si aggiunge Maurizio Ciampi”, ha detto nel suo discorso introduttivo il presidente di Roma 1, Roberto Bonardo, “un arbitro importante della nostra sezione che ora è entrato nelle commissioni nazionali”.
Numerosi gli ospiti della serata, tra cui il commissario della CAN D, Carlo Pacifici, il presidente della Commissione Disciplina Nazionale, Paolo D'Agostini, il responsabile del SIN (Servizio Ispettivo Nazionale), Massimo Cumbo e il Componente Settore Tecnico AIA, Sergio Coppetelli. Presente anche il presidente del CRA Lazio, Luca Palanca, e alcuni componenti della sua Commissione, che proprio in questa serata speciale ha tenuto la visita annuale nella sezione di Roma 1.
“E’ una serata un po’ particolare”, ha affermato Maurizio Ciampi, “per me è un onore e un piacere. Ricordo sempre a tutti di come nel 1989, entrai per la prima volta nella sezione, che al tempo si trovava a San Giovanni. Decisi di fare il corso arbitri insieme a mio fratello per la tessera e per andare allo stadio. Nello stesso corso c’era anche Luca Palanca. Inoltre, la cosa più sorprendente, è che il corso venne tenuto da Carlo Pacifici, e per questo me oggi è un grande onore poter stare in Commissione con lui”.
Nel ripercorrere le tappe salienti della sua carriera arbitrale, Ciampi ha ricordato che “traguardo dopo traguardo ho sempre pensato alla categoria successiva facendo delle rinunce e soprattutto con tanto allenamento. Ogni arbitro ha momenti di gloria e di difficoltà, ed è proprio nei momenti difficili che ci viene fuori il carattere”. Dopo aver fatto parte della Commissione unica CAN A e B, Ciampi è stato inserito nell’organico della CAN B. “Credo che i 5 anni in serie B siano indimenticabili”, ha ricordato, “E’ stato proprio nel momento del passaggio dalla commissione unica a quella di B che mi hanno chiamato “Capitano della CAN B”. Tutto nacque dal fatto che io e Nicola Stefanini eravamo quelli con più anni. Poi Nicola ha lasciato, e alla fine mi sono ritrovato a essere un po’ il riferimento per i nuovi arrivati. Fu Massimiliano Velotto a chiamarmi da allora Capitano della CAN B”. Oggi è molto contento di essere nella Commissione CAN D. “Il campo non mi manca”, ha concluso, “mi mancano invece gli allenamenti, i poli e i raduni”.
La seconda parte della serata ha visto protagonista il presidente del CRA Lazio, Luca Palanca che, ha proposito dei suoi esordi, ha ricordato il corso fatto nel 1989 con Maurizio Ciampi. “Sia io che Maurizio siamo stati fortunati”, ha detto, “perché subito dopo terminata la carriera arbitrale abbiamo iniziato il percorso dirigenziale: io alla CAI, mentre Maurizio alla CAN D”.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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