Riccardo Di Fiore: "Allenamento e passione"

Sezione di Chioggia

Riccardo Di Fiore: In una recente riunione tecnica la Sezione di Chioggia ha avuto l’onore di ospitare l’assistente in forza alla CAN A e Internazionale Riccardo Di Fiore della Sezione di Aosta.
La riunione si è aperta con le consuete comunicazioni del presidente Michele Rosteghin che ha voluto ricordare a tutti l’importanza di ripassare continuamente il Regolamento per non incappare in errori significativi durante le partite.
Si è proceduto poi con la presentazione del curriculum arbitrale di Riccardo Di Fiore che quest’anno ha arbitrato, tra le altre, Napoli-Inter, Juventus-Inter, la finale di Supercoppa italiana Juventus-Milan e l’ottavo di finale di Champions League Benfica-Borussia Dortmund; il Presidente Rosteghin ha lasciato per l’appunto la parola all’illustre ospite che fin da subito ha saputo intrattenere la platea.
Prendendo spunto dai recenti esordi di alcuni nuovi arbitri sezionali, Riccardo ha voluto cominciare la “chiacchierata” con i presenti ricordando che l’arbitraggio è un percorso di vita a 360 gradi e un’esperienza che fa crescere in maniera esponenziale con ripercussioni positive a livello scolastico, lavorativo e delle relazioni interpersonali.
Riccardo ha voluto spronare i presenti, soprattutto i più giovani, a mettere sempre il massimo impegno quando si entra in campo e a frequentare costantemente il polo di allenamento perché l’allenamento è alla base di ogni buona prestazione: soffermandosi su ciò, ha voluto ricordare che i test atletici non devono essere considerati un ostacolo da superare, ma un mezzo per auto valutarsi e, perché no, auto criticarsi.
Lo stesso poi ha esortato i presenti a non arrendersi ai primi momenti difficili che possono sorgere nella carriera arbitrale di ciascuno, ma anzi di metterci ancora più impegno e passione per poterli superare, perché “quando si cade bisogna sempre rialzarsi, anche grazie all’aiuto dei colleghi-amici arbitri”. Di Fiore ha ricordato a tutti che il lavoro fatto dal Presidente, dal Consiglio Direttivo, ma anche dagli arbitri più “esperti”, è rivolto soprattutto ai più giovani per aiutarli a raggiungere categorie sempre più alte in modo che ognuno possa togliersi le soddisfazioni che merita.
Naturalmente “bisogna fare dei sacrifici nell’arbitraggio, ma da questi sacrifici ognuno trarrà grandi soddisfazioni” ha detto Di Fiore. Grazie anche alla sua grande esperienza, Riccardo ha voluto ricordare come il concetto di squadra sia importante anche per gli arbitri, soprattutto quando si deve affrontare una partita: se tutta la terna è in sintonia, si remerà tutti dalla stessa parte e il risultato che si conseguirà sarà il massimo possibile.
Infine l’ospite si è soffermato sulla figura dell’assistente mostrando alcuni filmati di sue partite e rispondendo alle domande dei presenti che non hanno perso occasione per chiedere consigli utili o togliersi qualche curiosità.
Dopo un breve racconto dell’esperienza a Doha riguardo la finale di Supercoppa italiana tra Juventus e Milan, il Presidente ha omaggiato Riccardo con tipici prodotti locali ringraziandolo della preziosa serata.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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