Sezione di Barletta
Un fiume di emozioni, ricordi, sensazioni e sentimenti personali legati alla sua vita arbitrale. Questo è quanto ha trasmesso l’arbitro CAN A Luca Pairetto agli oltre duecento associati della Sezione di Barletta, nella riunione tecnica tenutasi lo scorso 6 marzo.
Che sarebbe stata una riunione tecnica esaltante lo si era capito già dalla presentazione dell’ospite da parte del Presidente di Sezione Savino Filannino: «Anche in virtù della sua tradizione familiare –afferma Filannino – Luca è nato arbitro. Ha lavorato duro per dimostrare, in ogni categoria, di essere uno dei migliori e ci è riuscito».
Dopo la proiezione di un filmato curato dal collaboratore sezionale Davide Del Mastro con cui si sono state ripercorse le gesta della sua carriera arbitrale, Pairetto ha preso la parola calamitando per più di un’ora l’attenzione di una platea composta da arbitri nazionali, regionali e locali.
«Non sono un istruttore tecnico – afferma Luca – perciò mi concentrerò sulla mia esperienza, cercando di trasmettervi quanto sto vivendo in questi anni meravigliosi». Luca, non si è limitato a trasmettere la sua esperienza: ha trasmesso emozioni, la gioia di fare l’arbitro e la sua passione per questo sport.
Emozioni, gioia e passione che, però, devono essere governate dalla componente razionale per ottenere grandi prestazioni: «Dovete essere in grado – afferma Pairetto, rivolgendosi agli arbitri più giovani – di concentrarvi sugli obiettivi a breve e medio termine, senza farvi ammaliare dai sogni». D’altronde, l’approccio mentale all’arbitraggio è fondamentale: «Siate consapevoli dei vostri punti di forza e valorizzateli. Ma prestate attenzione ai consigli degli osservatori: tramite questi potete individuare le vostre lacune e lavorare sodo per migliorarle». Ed è proprio sul lavoro ed il sacrificio che deve concentrarsi un giovane arbitro, pensando meno a punteggi e valutazioni: «Che il colloquio con l’osservatore sia l’occasione per trarre più spunti possibili su cui lavorare dal giorno dopo».
Il discorso, poi, è scivolato sull’aspetto regolamentare: «Sensibilità, precisione e coerenza tecnica –sottolinea Luca – sono le componenti fondamentali in ogni gara. Soltanto così riuscirete ad ottenere il consenso dei calciatori con cui dovete avere sempre un approccio naturale».
Pienamente soddisfatto della riunione, il Presidente Savino Filannino che ha concluso sottolineando: «Le doti retoriche ed umane di Luca hanno sancito un momento non solo di crescita tecnica, ma motivazionale. Sono certo che da domani ogni arbitro, dal più giovane al più esperto, avrà una spinta in più negli allenamenti e nelle gare».
Prima di congedare i presenti, Pairetto e Filannino si sono scambiati le loro divise a dimostrazione del vincolo di stima ed amicizia che si è ormai creato tra Luca e l’ambiente sezionale barlettano: al Presidente di Sezione è andata la divisa di Luca e a quest’ultimo la polo della Sezione di Barletta.
In copertina, il Presidente di Sezione Savino Filannino con Luca Pairetto.
In gallery, alcuni momenti dell’evento. Nella foto di gruppo, da sn. l’assistente CAN B Luigi Lanotte, l’osservatore CAN Pro Domenico Gialluisi, l’arbitro CAN A Antonio Damato con il collega CAN A Luca Pairetto, il Presidente di Sezione Savino Filannino, l’assistente CAN B Francesco Fiore ed il Vice Presidente di Sezione Stefano Morelli.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)