Massimo Della Siega parla di preparazione mentale alla gara

Sezione di Udine

Massimo Della Siega parla di preparazione mentale alla gara Volgono al termine le visite del Presidente del Comitato regionale nelle nove sezioni friulane. Lunedì 23 gennaio Massimo Della Siega ha fatto visita alla sezione di Udine. Prima di lasciare la parola all’Organo Tecnico Regionale, però, il Presidente di sezione Enzo Piva ha aperto la riunione tecnica obbligatoria dando il benvenuto a venti nuovi arbitri andando ad arricchire una platea che sfiora le 150 presenze e complimentandosi con tutti gli associati che si sono adoperati per la loro preparazione tecnica.
La parola è poi passata al Massimo Della Siega che, accompagnato dai componenti Andrea Merlino e Salvatore Barone, ha suddiviso la riunione in due momenti. Nella prima parte si è posta l’attenzione sull’interazione fra il corpo e la mente di un arbitro. L’arbitro di calcio è infatti uno sportivo che, pur avendo come basi una solida preparazione atletica e una abilità tecnica data dalla conoscenza del regolamento, necessita di un allenamento anche mentale. Gli schemi mentali sono necessari per migliorare domenica dopo domenica la prestazione sul terreno di gioco; è inutile e dannoso ricercare continui alibi scaricando le responsabilità sull’imprevedibilità di un evento o sulla sfortuna, perché questi ultimi sono aleatori ed estranei alla preparazione del direttore di gara. Solo un’attenta analisi degli episodi funzionale alla preparazione e alla costruzione del carattere arbitrale è propedeutica ad un miglioramento personale. Ovviamente, affinché questo avvenga, l’esperienza sul campo è antonomastica maestra, ma deve essere affiancata quella che le scienze hanno chiamato “programmazione neurolinguistica” in quanto eventi storici ci insegnano che la preparazione mentale ad un evento è parimenti fondamentale alla preparazione fisica. La gestione dello stress, l’aumento del livello motivazionale, il prestare attenzione ai feedback ricevuti dall’ambiente che ci circonda prima, durante e dopo un incontro non sono aspetti da tralasciare, specialmente se si riflette sul fatto che l’inconscio prevale sulla nostra parte razionale.
Nella seconda parte della riunione protagonisti sono stati i giovani associati sezionali che auspicano in un futuro non troppo lontano di raggiungere l’organo tecnico regionale. Davanti alla visione di filmati che vedevano protagonisti alcuni giovani fischietti regionali, si è chiesto di dar loro un’opinione sul comportamento che avrebbero tenuto ricordando loro che più si sale di categoria e più la cura dei particolari diviene un aspetto fondamentale.
La platea esce dalla Riunione Tecnica certa che l’attenzione e la concentrazione non possono mancare durante l'attività di arbitri.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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