Da un altro punto di vista

Sezione di Cagliari

Da un altro punto di vista La crescita arbitrale è un percorso lungo che deve avvenire a 360°, oltre la conoscenza del regolamento e la preparazione atletica. Sotto la veste dell’arbitro c’è una persona comune, o quasi, che nella sua vita normale fa un percorso di crescita che inevitabilmente influenza anche il suo modo di essere arbitro. Per questo è necessario un esercizio costante della propria mente, aiutato, magari, dalla figura del mental coach. Mercoledì 1 febbraio si è svolta la riunione nei locali sezionali proprio in questo senso. Il relatore è stato Paolo Meloni, ex calciatore, ex arbitro della Sezione di Cagliari, allenatore di calcio e mental coach. Quattro bagagli di esperienze e punti di vista diversi che ha trasmesso in circa due ore alla platea degli arbitri e assistenti regionali e nazionali cagliaritani. Il primo concetto fondamentale che ha voluto trattare Paolo è stato capire l’importanza della mente sulla carriera e prestazione di un arbitro. I propri pensieri e idee diventano azioni, attraverso meccanismi ideomotori; è importante quindi auto-motivarsi inseguendo il proprio obbiettivo perché, come dice, è più efficace puntare all’autorealizzazione personale che a un obbiettivo esterno. L’obbiettivo che ci si deve porre dev’essere specifico, cioè dettagliato, misurabile, attivabile e temporizzato e per questo bisogna individuare le azioni da mettere in atto per poterlo raggiungere. Un altro aspetto che Paolo ha voluto affrontare, vista anche l’esperienza di calciatore e allenatore, è stato il modo di rapportarsi dell’arbitro con le varie componenti e quello che certi atteggiamenti, involontariamente, comunicano. In questo senso è importante avere uno stato d’animo sereno, perché questo influenza sulla prestazione e viene trasmesso all’esterno. La serenità, consiglia Paolo, aiuta nei momenti conflittuali nei quali è più efficace essere assertivi, cioè far valere le proprie idee senza prevaricare. L’ultima parte è stata lasciata alla discussione sui vari dubbi e curiosità della platea, come ad esempio la gestione del leader di una squadra o tecniche per rimanere concentrati nei momenti di “stress” dovuti all’intensità della gara. A chiudere la riunione è stato il Presidente Luigi Ramo che ha sottolineato l’importanza del mental coaching e, ringraziando Paolo Meloni, ha espresso l’intenzione di continuare un percorso in questo senso.

Foto: arbitri e assistenti nazionali e regionali della Sezione di Cagliari

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
I nostri sponsor

Partner solidale

Copyrights © 2021-2024 Tutti i diritti riservati
Associazione Italiana Arbitri