Cento volte per Daniele Doveri

Sezione di Roma1

Cento volte per Daniele DoveriCerimonia delle grandi occasioni a Roma 1, come si conviene ai personaggi più importanti, per Daniele Doveri. L’arbitro della CAN A, infatti, è stata festeggiato dalla sua sezione per aver raggiungo il traguardo delle 100 gare dirette in Serie A. Traguardo raggiunto domenica 8 gennaio a Udine, in occasione della sfida tra Udinese e Inter. Grande soddisfazione per il Presidente di Roma, Roberto Bonardo che, a nome di tutti gli associati della sezione “Generoso Dattilo”, ha donato una targa ricordo a Doveri, che a sua volta a ricambiato regalando a tutti gli associati la maglia indossata in occasione della gara n. 100, che da oggi sarà in bella mostra sulle pareti della sede. “Dare una ricetta per come si arriva in Serie A?”, ha esordito Daniele Doveri, “A essere sinceri non l’ho trovata. Forse si può trovare nell’approccio che ho messo in questa attività quando ho deciso di farla seriamente. Non mi sono mai sentito uno bravo e quando guardavo gli altri colleghi vedevo sempre in loro aspetti migliori dei miei. Non mi sono mai sentito talentuoso. E’ vero che il talento è importante, ma da solo non basta. Deve essere innaffiato ogni giorno”.
Doveri ha ricordato brevemente la sua carriera. Arbitro dal 1996 ha scalato in pochi anni tutte le categorie regionali e nazionali, per approdare nella stagione 2009-2010 nella commissione unica Serie A e B. L’anno successivo, in seguito allo sdoppiamento della commissione, è stato inserito nell’organico della CAN B, per poi arrivare dalla stagione 2011-2012 in CAN A. Per Daniele Doveri è importante “saper riconoscere i propri limiti. Nessuno non ha difetti. Se qualcuno si sente perfetto allora vuol dire che è arrivato”. E proprio su questo tema Doveri ha ricordato l’importanza della sezione, come unico luogo in cui si può essere compresi per eventuali errori commessi in campi e dove si trovano le parole e le soluzioni giuste per tornare con lo spirito giusto in campo.
Sulla sua centesima gara, Daniele Doveri ha raccontato che durante la settimana “temevo un po’ per la partita. Poi però, dopo la sveglia alle 7 – visto che la gara era alle ore 12.30 – una volta arrivato allo Stadio di Udine mi si è cancellato tutto. Ero si emozionato, ma volevo godermi quel momento fino in fondo. La partita è andata molto bene e alla fine sono venuti a brindare nello spogliatoio dirigenti e giocatori. A breve festeggerò questo traguardo anche con i colleghi al raduno di Coverciano”.

Foto di Sara Mainella

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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