Tecnica e psicologia arbitrale, lezione dei fratelli Pezzuto

Sezione di Catanzaro

Tecnica e psicologia arbitrale, lezione dei fratelli PezzutoIvano Pezzuto, arbitro di Serie B, ed il fratello Dario, arbitro di Serie A di Futsal, hanno preso parte all’ultima riunione tecnica della Sezione di Catanzaro, svoltasi lo scorso 12 dicembre, che aveva tutti i requisiti per rappresentare un evento straordinario: una lezione tecnica di due fratelli in attività, ai vertici del Calcio professionistico e del Futsal, nonché una riunione di altissimo livello tecnico e didattico nell’ambito delle due discipline del gioco del Calcio. Il Presidente sezionale Francesco Falvo ha aperto i lavori, presentando gli ospiti mediante un video curato da Fabrizio Colosimo e Fabio Garcea.
Dario Pezzuto ha illustrato, all’attentissima ed interessata platea, una relazione sull’aspetto motivazionale della prestazione dell’arbitro. Il relatore ha subito introdotto, nella discussione, due fondamentali concetti: un arbitro non deve cercare o trovare alibi per giustificare una prestazione non soddisfacente; non esistono arbitri fortunati o sfortunati. Dario Pezzuto ha precisato, infatti, che un arbitro non deve trovare scuse per giustificare i propri errori o scaricarli sui collaboratori. Non ci sono alibi: l’arbitro si deve sempre assumere le proprie responsabilità e ricercare, in se stesso, le ragioni dei propri errori. Non esistono, quindi, cause esterne per gli errori tecnici commessi nel corso della gara. Scossa la platea con questo argomento, che costituisce un vero e proprio monito, per gli arbitri e gli uomini, ad assumersi le proprie responsabilità. Dario Pezzuto ha incalzato i suoi interlocutori con un altro forte concetto: non esiste il concetto di fortuna o sfortuna. Per Dario Pezzuto, infatti, l’uomo – arbitro è l’artefice delle proprie azioni positive e negative. Il relatore, per rendere maggiormente più chiare e concrete le sue parole, ha citato, a tal proposito, una frase cara a Nelson Mandela: «Sono il padrone del mio destino, il capitano della mia anima».
Concluso l’incisivo ed applaudito intervento di Dario Pezzuto, la parola è passata al fratello Ivano, il quale ha illustrato un aspetto interessante della prestazione dell’arbitro: la preparazione della gara ed il conseguimento del risultato. Ivano Pezzuto ha posto, ai presenti, la seguente domanda: da che cosa dipende il risultato della partita dell’arbitro? Il relatore, colloquiando con i partecipanti, ha stimolato i suoi interlocutori a dare la risposta. Ivano Pezzuto ha illustrato tre aspetti fondamentali per raggiungere il risultato: la preparazione tecnica – regolamentare ed atletica; la preparazione mentale; lo sviluppo della capacità relazionale. La preparazione tecnica – regolamentare ed atletica, ha puntualizzato il relatore, non deve essere finalizzata a superare i test tecnici – atletici, ma occorre allenarsi per andare in campo sereni e tranquilli. Se un arbitro non è allenato o non si sente allenato, inizia la sua gara in salita, in quanto non è sereno. Ivano Pezzuto, quindi, ha illustrato i vari aspetti della preparazione tecnico – atletico: occorre studiare il regolamento; visionare partire per studiare le tattiche di giuoco; confrontarsi in Sezione e cercare scambi per crescere; esercitarsi per sviluppare automatismi e curare i particolari. Per quanto concerne l’aspetto della preparazione mentale, il relatore ha precisato subito due concetti: occorre crearsi positività ed immaginare quello che può succedere durante una partita. Ivano Pezzuto, analizzando la preparazione mentale, ha invitato gli arbitri a guardare lontano, ma non a porsi obiettivi a lungo termine, e li ha spronati ad avere fame e voglia di crescere e migliorarsi. Chi si accontenta, infatti, ha finito e non crescerà.
La concentrazione, per Ivano Pezzuto, è un elemento cardine della prestazione arbitrale: la maggior parte degli errori, infatti, è perché non è massimale. Naturalmente, è difficile essere sempre concentrati, ma è qui che interviene la preparazione mentale: occorre essere motivati per aiutare la mente a restare concentrata per tutta la durata della partita. L’autostima è un aspetto fondamentale della preparazione mentale, ma non significa sentirsi il migliore, bensì è la consapevolezza dei propri mezzi. Occorre conoscere se stessi, capire i miglioramenti fatti e quelli da fare. L’ultimo aspetto della preparazione della gara e del conseguimento del risultato è costituito dalla capacità relazionale dell’arbitro. Ivano Pezzuto ha spiegato, subito, il perché è importante sviluppare ed allenare questa capacità: l’arbitro deve essere accettato e, per esserlo, deve essere equo e preciso. Se l’arbitro sarà equo e preciso, sarà rispettato. Il direttore di gara, quindi, deve capire il contesto in cui opera e le persone che deve arbitrare. L’arbitro, nel rapporto a quattrocchi con il giocatore deve vincere il confronto, per essere rispettato dagli altri.
Ivano Pezzuto ha illustrato, in maniera concreta e mediante la proiezione di alcuni video del suo repertorio, quando e come intervenire per non perdere il controllo della gara. Il relatore, quindi, ha fornito consigli pratici su come gestire le situazioni difficili, dando, all’uopo, delle linee guida di comportamento: non bisogna mai far finta di nulla in caso di proteste, in quanto si perde la gara; va bene spiegare le decisioni, con parole brevi ed efficaci, ma non si deve mai cadere nella trappola della discussione, in quanto la figura dell’arbitro ne esce sminuita; è bene tenere una postura sempre ferma e dritta e non bisogna essere monocorde, in quanto occorre essere bravi a mutare il nostro comportamento secondo le esigenze della gara.
La bellissima serata si è conclusa con la premiazione, per i 50 anni di tessera, degli associati Antonio Domenico Crispino, Antonio Longo e Sergio Rocca.

In alto il Presidente sezionale Franco Falvo mentre presenta Dario e Ivano Pezzuto.
In gallery, le targhe ricordo consegnate agli ospiti e le pergamene dell’AIA per i 50 anni di appartenenza consegnate ad Antonio Crispino, Antonio Longo e Sergio Rocca.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
I nostri sponsor

Partner solidale

Copyrights © 2021-2024 Tutti i diritti riservati
Associazione Italiana Arbitri