Sezione di Vicenza
Nei giorni scorsi il Presidente del Comitato Regionale Arbitri del Veneto Dino Tommasi assieme al Vice Presidente Luca Segna di Schio, Alessandro Caso di Verona e dal collega "berico" Giacomo Piccoli hanno fatto visita alla Sezione "G.N.Bertoli".
La serata si è aperta con i dovuti onori di casa da parte del Presidente Sezionale Antonio Barbiero, rieletto lo scorso giugno per il suo secondo mandato consecutivo.
Presenti alla serata una folta rappresentanza degli arbitri berici, tutti i colleghi in forza al CRA Veneto ed Arbitri, Assistenti e Osservatori delle varie Commissioni Nazionali (unico assente in quanto impegnato in altre attività istituzionali il Componente CAN 5 Gianantonio Leonforte).
Nella prima parte della serata è stata organizzata una riunione ristretta a cui hanno partecipato gli associati in forza al CRA. Si è voluto fare il punto della situazione tecnica in prossimità della conclusione della prima parte della stagione sportiva.
Nella seconda parte il Presidente Tommasi ha invece parlato a tutta la platea ad ampio raggio passando in rassegna gli aspetti fondamentali dell'essere arbitro, partendo però dallo slogan "Divertitevi!".
Gli aspetti toccati sono stati cinque: atletico, tattico, tecnico, disciplinare e, caratteriale.
Per quanto riguarda l'aspetto atletico il Presidente Regionale ha iniziato facendo un paragone tra i ritmi di gara degli anni 2000 e quelli attuali: se nel 2000 l'arbitro poteva anche permettersi di non essere un vero e proprio atleta sopperendo alle mancanze fisiche con la tecnica e la conoscenza del regolamento, oggi non è più così: l'arbitro deve essere un atleta che si allena costantemente per essere pronto a tutto ciò che può avvenire sul terreno di gioco, dal primo all'ultimo minuto della partita. Dino si è soffermato poi dell'importanza dei test atletici ("l'arbitro pigro fa il minimo giusto per passare il test") e dell'importanza della frequenza ai poli di allenamento
L'aspetto tattico va di pari passo con l'aspetto atletico: l'intelligenza tattica consiste nel capire le dinamiche di giuoco, attuare un giusto posizionamento e spostamento all'interno del terreno di gioco (la cosiddetta "diagonale") in modo da avere l'azione alla propria destra così da poter collaborare visivamente con l'assistente arbitrale.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico si è soffermato sul concetto di equilibrio ed uniformità. Si è ribadito l'importanza del concetto di omogeneità tecnica e del fischiare dove e quando serve, con spontaneità e naturalezza. Il Presidente ha ribadito che l'arbitro deve essere "concentrato ed equilibrato, fischiare poco compromettendo magari l'equilibrio della gara non è segno dimostrazione di arbitro capace".
L'aspetto disciplinare discende direttamente dal tecnico: è importante la tempestività del provvedimento, la credibilità e l'equilibrio. I provvedimenti disciplinari di ammonizione possono essere di due tipi: i cartellini gialli per "atti dovuti" e i gialli "preparati". Quelli per atti dovuti sono oggettivi: un tocco di mano, una sgambettata, una trattenuta di maglia sui quali nessuno può protestare.
I gialli "preparati" sono quelli più difficili da far accettare a squadre e pubblico come ad esempio uno "strattone di nascosto" perché meno visibili. Qui l'arbitro deve essere bravo nella prevenzione utilizzando i richiami verbali così da far capire subito che il ripetersi di quella situazione "scorretta" sarà sanzionata.
Infine per quanto riguarda l'aspetto caratteriale Tommasi ha affermato che l'arbitro sul terreno di giuoco deve farsi "sentire" utilizzando lo strumento principe il richiamo.
A chiusura sono intervenuti anche i Componenti CRA Luca Segna e Alessandro Caso. Il primo ha ricordato lo spot "Welcome to your dream" mentre il secondo a suggerito l'importanza di non emulare la Serie A ma di utilizzare la propria personalità.
Doverosa la chiusura dell'ex OT Sezionale Giacomo Piccoli che ha ricordato l'importanza del colloquio con l'osservatore a fine gara dal quale si devono trarre spunti e suggerimenti per migliorarsi.
"Siate esuberanti" inteso come stimolo a scende in campo e dare sempre il massimo è il leitmotiv che chiude la visita del Comitato Regionale Vicenza.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)