“State vivendo un momento bellissimo, divertitevi perché ne avete il diritto e ve lo meritate”. Così Marcello Nicchi ha salutato gli arbitri della CAN PRO al raduno di Coverciano. Il presidente dell’AIA è infatti intervenuto durante la seconda giornata, partecipando alla riunione tecnica del pomeriggio durante la quale sono stati analizzati alcuni filmati relativi alle ultime partite di Campionato. “Stasera mi trovo davanti a quello che reputo il futuro dell’AIA – ha detto -. Ci tenevo ad essere qui perché ho sempre piacere di incontrarvi. Continuate ad arbitrare bene come state facendo, c’è davvero tanta soddisfazione nel vedervi crescere. Siete una risorsa incredibile e l’arbitro della CAN PRO è un patrimonio della Federazione”.
Un accenno poi alla propria esperienza personale. “Per me i cinque anni in CAN C (attuale CAN PRO n.d.a.) sono stati anni incredibili con un fascino particolare. Questa categoria è lo spartiacque tra il dilettantismo ed il professionismo puro. Questo è un gruppo che esprime compattezza. La strada intrapresa è quella giusta, continuiamo a percorrerla”.
“La presenza del Presidente Marcello Nicchi conferma la sua vicinanza alla CAN PRO – ha commentato il Commissario Danilo Giannoccaro -. Il gruppo è pronto per affrontare il proseguo del Campionato. Durante il raduno abbiamo puntato sul concetto della precisione tecnica. Quello che la Commissione vuole, sono 90 minuti di concentrazione e precisione sotto il profilo regolamentare”.
Il Presidente Marcello Nicchi ha poi approfondito le aspettative e la fiducia che l’AIA ripone verso gli arbitri della CAN PRO, ed ha parlato del loro futuro all’interno dell’Associazione. “Qui ci sono anche i dirigenti del domani – ha detto -. Le Sezioni devono infatti essere in mano, dal punto di vista tecnico, agli arbitri di vertice, ovvero appartenenti alle varie Commissioni Nazionali. Questo per avere un’uniformità che porterà altri colleghi più giovani a raggiungere i vostri stessi traguardi. Le Sezioni hanno lavorato per voi, quindi voi dovrete andare a restituire quello che avete ricevuto. Venire a Coverciano non è una cosa normale, non tutti hanno la possibilità di vivere queste esperienze. Quando si finisce di arbitrare bisogna infatti andare in Sezione come dirigenti ed avere la responsabilità di gestire un territorio. Ricordatevi però – ha concluso – che al primo punto dell’arbitraggio deve esserci sempre il divertimento”.
La giornata era iniziata sul nuovo terreno i giuoco in sintetico di Coverciano, dove si sono svolti i test atletici. I 78 direttori di gara sono stati divisi in tre batterie e, dopo una prima fase di riscaldamento, hanno effettuato il tradizionale Yo-Yo Intermittent Recovery Test. Da sottolineare il rientro di quattro arbitri reduci da infortunio, che sono così tornati ad allenarsi in gruppo. La seconda giornata del raduno, prima della visita del Presidente Nicchi, era proseguita in Aula Magna con i quiz regolamentari, somministrati e corretti da Fabrizio Malacart, componente del Modulo perfezionamento e valutazione del Settore Tecnico, e con la riunione con l’analisi di filmati tecnici. In particolare sono state mostrate le immagini relative all’ottava giornata del Campionato di Lega Pro. Oltre a tematiche tecniche e disciplinari, è stato trattato anche l’aspetto relativo al rapporto di collaborazione tra l’arbitro ed i suoi due assistenti. La riunione ha visto gli interventi dei vicecommissari della CAN PRO Christian Brighi, Renato Faverani, Paolo Calcagno e Roberto Bettin.
A sovrintendere ai test atletici in mattinata erano stati i componenti del Modulo preparazione atletica del Settore Tecnico Marco Lucarelli, Vincenzo Gualtieri, Alberto Catastini e Gilberto Rocchetti, coadiuvati dalle fisioterapiste Maria Teresa Maggiore e Michela Ciminello. In precedenza gli arbitri erano stati sottoposti al controllo del peso con la dottoressa Antonella Maglietta del Modulo Bio Medico.
Nella fotografia principale il Commissario CAN PRO Danilo Giannoccaro ed il Presidente dell'AIA Marcello Nicchi. Nelle foto in galleria alcuni momenti delle riunioni tecniche e dei test atletici.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)